LEAVES' EYES: VINLAND SAGA
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12/07/2005La talentuosa voce degli ormai ex Theatre Of Tragedy torna ad incantare con un concept maturo ed affascinante. Accompagnata ancora una volta dagli Atrocity al completo esce finalmente il secondo disco dei Leaves' Eyes, naturale seguito di "Lovelorn", il debutto dai responsi esaltanti che risale solo ad un anno fa'. Chi già ha amato le nordiche atmosfere del capitolo precedente verrà travolto dalla magnificenza di "Vinland Saga", dinamica ed entusiasmante prova che attraversa i confini del metal più atmosferico grazie ai potenti riff contrapposti alle sensuali ballads, alla raffinata melodia ed agli intrecci con gli autentici richiami folk, soprattutto celtici. Il precedente lavoro era indubbiamente più legato al passato ed in un certo senso rappresentava ciò che tutti si aspettavano dalla cantante norvegese risultando comunque eccelso e qualitativamente impeccabile sotto ogni punto di vista. Questo nuovo cd invece, nonostante il feeling tra i contenuti ed il sound tanto caro a Liv Kristine, aggiunge nuovi elementi che rendono il tutto ancora più interessante. Classico e diretto nella prima parte con canzoni come "Farewell Proud Men" ed "Elegy" (straordinario primo singolo) si evolve pian piano con le decise "Solemn Sea" e "The Thorn" passando per la delicatezza di "Leaves' Eyes" e di altre canzoni dal sapore fiabesco ("Amhran" e "Mourning Tree") e sognante (vedi la conclusiva "Ankomst"). Questi nuovi spunti donano particolarità e freschezza a questo omaggio storico al viaggio che i vichinghi intrapresero verso l'america descritto dalla malinconica e soave mente di Kristine che, impeccabile come al solito, ci regala un altro emozionante ed ispirato momento di buona musica.
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