KORITNI: LADY LUCK
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04/03/2007Avevo già avuto il piacere di parlare del singer australiano Lex Koritni relativamente all'uscita del progetto Green Dollar Colour, monicker sotto al quale si celava una creatura dedita ad un hard-rock d'annata e tinto di sfumature blues, cosa che tendeva ovviamente ad avvicinarne la proposta a quella dei ben più noti compatrioti Ac/Dc. Ora, a distanza di due anni dall'uscita del già citato capitolo, Lex torna alla carica (sempre sotto la supervisione della label transalpina Bad Reputation) con il proprio nuovo (ed omonimo) corso artistico, regalandoci dodici brani non distanti (musicalmente parlando) da quanto intravisto nei Green Dollar Colour e pronti a rockare, ancora una volta, sulla scia delle storiche sonorità hard intrise di rock 'n' roll. "Lady Luck" è un cd capace di intrattenere con piglio disinvolto grazie a quintali di riff semplici e diretti come nella migliore tradizione del genere, il tutto ben enfatizzato da una produzione di marcato grado qualitativo che, in un contesto del genere, sa valorizzare al meglio la semplice carica rock dei pezzi inclusi nel cd. Gli echi dei già citati maestri Ac/Dc, incastonati qua e là nelle trame strumentali delle composizioni, si fondono di tanto in tanto anche con echi provenienti dal sound già edito dai Great White, completando così l'appetibilità di un disco diretto e godibile. Certo siamo lontani anni luce da uscite contraddistinte da un minimo di originalità, ma ciò comunque nulla toglie al valore di un lavoro che saprà sicuramente allietare le orecchie dei fans dei grandi nomi citati nella suddetta recensione, i quali, del resto, hanno costruito proprio sulla loro incrollabile coerenza delle carriere musicali di tutto rispetto. Tutto strasentito insomma, ma anche dannatamente divertente.
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