OVERKILL: BLOODLETTING
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20/07/2007“Bloodletting” è semplicemente l’ennesimo disco degli Overkill e tanto basta per accontentarne i fan: sì, perchè il combo americano continua imperterrito per la propria strada, lasciandosi alle spalle ipotesi di rinnovamento o sperimentazioni e perseverando col proprio thrash metal. Proprio come piace agli adepti della band, che da Blitz e soci non si aspettano altro che le solite robuste dosi di adrenalina miste a quei ritmi catacombali che i nostri hanno ereditato direttamente dai Black Sabbath. Da questo punto di vista, sebbene il presente lavoro non regga il confronto con alcune release passate, “Bloodletting” si rivela essere un disco molto concreto, capace di infliggere una serie di colpi che non ammettono repliche e che rilanciano la storica formazione di New York alle soglie del terzo millennio: il triplo affondo posto in apertura basterebbe da solo a mettere a tacere tutti i detrattori degli Overkill, alla faccia della crisi del thrash degli anni novanta! Come al solito inappuntabile la prova di Bobby Ellsworth, che anche in quest’occasione non si risparmia, risultando decisivo sia nei pezzi più dirompenti (“My Name Is Pain”), che nei mid tempo più cupi ed opprimenti (“Blown Away”). Non aspettatevi un capolavoro (“Feel The Fire” e “Horrorscope” dovrebbero essere già in vostro possesso), ben inteso, ma se vi fate bastare poco più di cinquanta minuti di thrash metal passionale ed avvinghiante, allora “Bloodletting” fa proprio al caso vostro. Con il solito dito medio alzato verso i trend del momento.
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