KINGBABY: WHOLE LOTTA EASY
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20/06/2006Il progetto Kingbaby nasce dalla volontà di Lance Bulen di recuperare le sonorità caratteristiche della zona di New Orleans e limitrofi, nel rispetto della tradizione di grandi del passato come, primi su tutti, i Lynyrd Skynyrd ed i Black Crowes. Iniziativa particolare, considerato che questo genere di sonorità sono in larga misura giudicate superate; eppure proprio per questo degna di nota, a maggior ragione se si tiene presente la capacità compositiva del quintetto che Lance è riuscito a riunire. Nulla di estremo, ovviamente: d'altra parte il Southern Rock non è un genere famoso per dare lo spazio ai musicisti di mostrare capacità tecniche al limite del superumano. E' pur vero, d'altro canto, che il risultato complessivo, l'impatto globale dei pezzi che compongono questo debut, è un mix di sonorità estremamente calde, di riff catchy che rimangono impressi a fuoco nella mente, di atmosfere soffuse eppur intense. "Whole Lotta Easy" si apre con una sequenza di brani dall'ottimo sound, quattro chicche in rapida sequenza che non mancano di lasciare stupito l'ascoltatore per il salto fuori dal tempo che comportano. Scenari da highway assolata si aprono, e posso garantire che l'autostrada non mi è mai sembrata così sopportabile, anzi piacevole, ricordandomi che una sensazione simile l'avevo provata solo su una superstrada deserta ascoltando i Credence Clearwater Revival. E questo, decisamente, non è poco. Il disco si dipana con naturalezza attraverso i dodici brani che lo compongono, dodici delicati fiori che sbocciano dallo stereo, adatti all'automobile quanto ad una serata in poltrona, in un alternarsi di pezzi lenti o allegri, mai troppo aggressivi, ogni canzone ben collegata alla precedente ed alla successiva: tre quarti d'ora di continuo, gradevolissimo ascolto.
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