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Leash Eye: Hard Truck Rockin'

data

10/02/2014
80


Genere: Southern Rock
Etichetta: Metal Mind Productions
Distro:
Anno: 2013

Spesso tra i tanti dischi da recensire lo scrivente dà la priorità a chi sfodera la copertina più intrigante, cosi è stato per questo 'Hard Truckin' Rock' dei polacchi Leash Eye. Andando a spulciare nella loro biografia notiamo che si sono formati nel lontano 1996, crescendo di anno in anno fino ad arrivare alla piena maturità sfoggiata in questo disco. Le esperienze al Wacken Open Air ed al Sonisphere degli ultimi anni hanno fatto crescere il gruppo quanto basta da avere una personalità molto forte e riconoscibile anche al primo ascolto. C'è da dire che negli ultimi anni la scena hard rock sta abituando le nostre orecchie a gruppi eccellenti come i Black Stone Cherry, Monster Truck etc, quindi non risulta difficile ascoltare tutto d'un fiato quest'opera. Anzi, "high pleasure" come si direbbe fuori dai confini. Partono forte i ragazzi, "Fight The Monster" ti dà subito schiaffi per farti capire cosa andrai ad ascoltare di li a poco, senza perdere un colpo fino a "Been Too Long", ballad dalla cadenza post-grunge, quindi discostante dal hard-southern ascoltato fino ad ora, ma non per questo meno piacevole. I chitarroni grezzi di "The Drag" rimettono subito sul binario southern i ragazzi, e quell'hammond di sottofondo in "On the Run" è una goduria che ti porta dritto ai Seventies. Spingono sull'acceleratore nella parte finale dell'album, Sebastian Sebb Panczyk è di quella cattiveria vera che ti fa incitare al grande cantante, un po' a disagio solo nella end track "Never Enough", mentre se riascoltiamo "Twice Bertrayed", "The Age of Kosmotaur" e "The Song About Drinkin", "Smokin', Rollin', Rockin' and Basically Doin't It All Wrong", il gruppo dà il meglio di sè, ottimi musicisti che fanno ottima musica, un rock che non ti aspetti dalla fredda Polonia, e quindi ancora più piacevole. Un disco fatto di tanti singoli e pochissimi colpi bassi; insomma, qui si parla di rock sul serio.

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