JORN: Traveller
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13/06/2013A circa un anno di distanza dal precedente 'Bring Heavy Rock To The Land' torna sulle scene il corpulento e grintoso vocalist norvegese, forse uno dei pochi cantanti rimasti in giro dalla connotazione "classica" in grado di esprimersi sempre con una certa costanza di rendimento, e anche con questa nuova uscita riesce ancora una volta, se ce ne fosse stato ancora bisogno, a mettere in risalto il suo ampio bagaglio tecnico e le sue indiscusse capacità interpretative. In 'Traveller' si mantengono grosso modo i tratti essenziali di quanto è stato preparato da lui in passato anche se stavolta si privilegia un sound dall'impatto più roccioso, con un rallentamento dell'andatura, mentre le atmosfere acquisiscono tonalità pìù cupe, tipiche dei lavori come 'Lock Up The Wolves' e 'Magika' ad opera del compianto R.J. Dio. Le canzoni si presentano assolutamente ben articolate, arrangiate e suonate da musicisti da lui selezionati per la loro perizia tecnica, per la giusta attitudine in un contesto hard & heavy. Forse la mancanza di cambi di tempo all'interno delle canzoni, sempre un po' compassate, potrebbe rendere un po' ostico approcciarsi all'ascolto per chi predilige soluzioni improntate ad una maggiore speditezza, necessitando di una certa predisposizione per poter fruire al meglio brani che presi singolarmente si dimostrano tutti sicuramente all'altezza delle aspettative, in particolare l'ottima "Cancer Demon" (molto simile nell'incipit a una certa "Holy Diver"), ma anche in "Carry The Black", "Legend Man" e nella conclusiva "The Man Who Was King" fin dai titoli espressione celebrativa nei confronti di un'icona del rock destinata a rimanere per sempre nei nostri cuori, principale fonte di ispirazione del percorso formativo e di carriera di un artista come Jorn Lande che si è sempre molto ben distinto per coerenza e serietà.
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