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FOZZY: Judas

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23/10/2017
70


Genere: Hard 'N' Heavy
Etichetta: Centuty Media
Distro: 2017
Anno: 2017

Avete presente la band di un wrestler di inizio anni 2000? Può venire in mente un prodotto spazzatura per alzare giusto due soldi. Ecco, non è proprio questo il caso. A distanza di quattro anni da 'Do You Wanna Start A War' la band di Chris Jericho e soci ci propone un album che è un pot-pourri di stili e influenze. Con ottimi risultati, c'è da dire. I ragazzoni hanno alzato parecchio il volume delle chitarre e anche le linee vocali si sono fatte più cupe, a tratti quasi sofferte, come nell'ottima "Painless", o nella title track "Judas". Uscita come video a maggio per promuovere l'album, unisce riff d'effetto a una linea vocale estremamente accattivante, difficile che non rimanga in mente e che non ci si ritrovi a canticchiarla. In tutto l'album ritroviamo, oltre ai Linkin' Park, tracce persistenti dei grandi del rock e metal. C'è molto dei Kiss in "Drinking With Jesus", ma troviamo influenze dei Metallica e forse anche qualcosa di Dimebag Darrel nelle chitarre di Rich Ward in "Wordsworth Way". Un ritorno alle sonorità precedenti lo troviamo in "Weight Of My World", un brano che dovrebbe entrare di diritto nella lista dei Dj Set di qualsiasi locale che tratti il genere, così come "Burn Me Out", in cui quasi ci si aspetta di sentir saltare fuori Maria Brink a interpretare un duetto con Jericho. "Three Days In Jail" appesantisce ulteriormente le sei corde e le linee vocali, senza però ricorrere troppo a inopportuni growls, che non sono decisamente nelle corde del frontman. In compenso troviamo un bel riff e addirittura un momento rap nella parte centrale della song. "Elevator" illude un pochino, nella partenza, per poi dimostrarsi uno dei pezzi meno convincenti del lavoro, forse anche grazie al fatto che Jericho rifa un po' troppo il verso a Ozzy, nel cantare, senza ovviamente essere il Madman. Ritroviamo lo stesso stile anche in "Running With The Bulls", solo che stavolta l'arrangiamento lo rende decisamente più convincente del precedente, complici anche le back vocals efficaci e l'ottimo supporto della sezione ritmica. Se "Capsized" scorre via senza particolarmente impressionare, nel bene e nel male, "Wolves At Bay" si ritrova a fare da pezzo di chiusura col botto: qui esce fuori una batteria al tritolo e un solo che sembra uscito dritto da un album dei Pantera. La decisione della band di includere tante influenze e stili differenti nell'album sembra, in definitiva, aver pagato. 'Judas' è un disco godibilissimo, anche se è consigliabile ascoltarlo almeno un paio di volte per apprezzarlo meglio. Sicuramente la dimensione live è molto congeniale a questa formazione, e sicuramente sarà un piacere ascoltarli dal vivo. "Crediamo ci siano solo tre cose certe nella vita: la morte, le tasse e il fatto che, se venite a uno show dei Fozzy, vi divertirete come matti. Garanzia Fozzy soddisfatti o rimborsati" (Cit. Chris Jericho). Li prenderemo in parola.

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