IN FLAMES: Battles
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14/11/2016Dopo uno scivolone compositivo rappresentato dal mediocre 'Siren Charms' di giusto un paio di anni fa, gli svedesi più famosi del metal tornano sulle scene con due novità, che se non sono sostanziali hanno probabilmente in minima parte impattato sul risultato finale di 'Battles'. Il ritorno alla 'mamma' Nuclear Blast, che ha pubblicato tutti i loro dischi ad eccezione del già citato 'Siren Charms' e del precedente ottimo 'Sounds Of A Playground Fading'; e un nuovo batterista nella persona di Joe Rickard, statunitense, come statunitense è la produzione del disco, cosa che a livello sonoro un po' si sente. Detto questo, con 'Battles' gli In Flames riprendono il sentiero che avevano già cominciato ad esplorare con 'Sounds...', ma che nella realtà dei fatti ha le proprie fondamenta ormai da anni. Grandi arrangiamenti elettronici, un'attenzione marcata al ritornello (più che al riffing che li ha resi celebri), insomma un sacco di ear candy che sulla carta dovrebbero dare vita a un disco esplosivo, ma che purtroppo riesce solo a metà. In 'Battles' troviamo infatti pezzi grandiosi come "The End", l'opener "Drained", "In My Room", "Before I Fall" o la title-track, ma anche brani riusciti a metà che sembrano più dei riempitivi che altro, dove nè le chitarre dei sempre eccellenti Gelotte e Engelin, nè gli sforzi di Anders riescono a far decollare la situazione. E' davvero un peccato, perchè la strada (ri)presa è sicuramente quella più consona agli In Flames degli anni '10; ed è ancora più cocente la delusione (se delusione possiamo chiamarla; 'Battles' è comunque un disco di tutto rispetto), se pensiamo che l'antipasto, il singolo "The End", faceva presagire un altro 'Come Clarity'; un po' come quei film i cui trailer sono quasi superiori al film stesso.
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