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ICED EARTH: THE RECKONING EP

data

21/10/2003
65


Genere: Power
Etichetta: SPV Steamhammer
Anno: 2003

Lascia un po’ perplessi il preview del nuovo lavoro di John Schaffer: due fade out, un unplugged ed una sola versione definitiva non riescono a levare i dubbi sul futuro del gruppo. Se infatti il livello compositivo appare alto come al solito, se la carica non manca, se la voglia di continuare è palese, resta sempre il dilemma Owens: sappiamo bene cosa posiamo aspettarci da “Ripper”, ex singer dei Judas Priest, ma sappiamo anche che tra il suo modo di cantare e quello di Matt Barlow c’è una differenza abissale. Manca infatti quella dolcezza, quella malinconia che Barlow ben sapeva evocare, mescolandovi una carica di aggressività praticamente catartica. La title track è la “solita” carica di cavalleria alla Schaffer, incalzante, diretta, con cori possenti, ritmiche scandite dal doppio pedale e chitarre rapide e veloci. La voce di Owens rende bene, anche se forse il suo stile risulta un po’ troppo stridente, sacrificando la crescita verso un climax di tensione sull’altare di una scarica adrenalinica costante. Il fade out impedisce purtroppo di valutare appieno le potenzialità di un pezzo che sembra comunque promettere fuoco e fiamme. La versione unplugged di “When The Eagle Cries” ci fa poi viaggiare su una linea melodica da live tristemente dolce, che però sembrerebbe condannata ad impallidire davanti ai lenti classici della band. Ottima comunque resta la prestazione del nuovo arrivato, che riesce a dare fondo al suo repertorio vocale. “Valley Forge” è l’altro fade out. Il pezzo appare ben impostato, pesante e massiccio sembra voler sfidare il limite tra evocatività e ridondanza. E sembra intenzionato a vincere la sfida. Su “Hollow Man” si chiude l’ascolto, finalmente con una versione definitiva: Schaffer dimostra di aver ben imparato la lezione di Horror Show, mescolando linee melodiche ben scandite all’imperiosità di pezzi come “Damien”. Si può ben affermare che l’attesa per questo “The Glorious Burden” (questo il titolo del nuovo lavoro in uscita a Gennaio 2004) sarà colma di aspettative e di dubbi, quindi: le promesse sono più che soddisfacenti, ma tanti sono anche i dubbi che vi si accompagnano. Non ultimo quello sull’identità del bassista, visto che James McDonough, membro storico che a volte se ne va ed altre volte viene cacciato, dovrebbe essere sul palco, ma ancora non si sa se abbia partecipato o no alla registrazione dell’album.

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