HATESPHERE: TO THE NINES
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29/03/2009Puntualissimi nel rispondere all'appello del mercato discografico, gli Hatesphere sfoderano l'album numero sei, in meno di dieci anni di attività! 'To The Nines' è il primo lavoro della band danese senza Jacob Bredahl, che ha lasciato il posto a Jonathan "Joller" Albrechtsen. E a giudicare da ciò che sentiamo non dovrebbe sentirsi troppo la mancanza del suo predecessore (sebbene sia ammissibile un minimo di nostalgia, soprattutto per i fan della prima ora). Pur con il cambio di certo rilevante della line up, gli Hatesphere non si mostrano minimamente intimoriti, procedendo dritti spediti per la loro strada e riprendendo così il discorso interrotto con 'Serpent Smiles And Killer Eyes': la carica riversata in queste nuove dieci tracce dalla band di "Pepe" Hansen è infatti quella a cui eravamo abituati sin dal debutto e che è stata confermata man mano da altri lavori importanti, tra cui mi piace ricordare il poderoso 'Ballet Of the Brute'. Non è dunque cambiata di una virgola la filosofia del quintetto scandinavo, il cui unico credo è riassumibile in un thrash metal roboante, intaccato da dosi massicce di un death metal che non può che rifarsi alla scuola nordeuropea. Aggressiva e compatta fin dalle prime battute, con la title track (molto swedish) posta in apertura, la sesta fatica del combo di Arhus procede inarrestabile per più di mezzora riservandoci nel finale due tra le tracce migliori del lotto, "Aurora" e "Oceans Of Blood", senza però dimenticare altre sfuriate come "Cloaked In Shit" o la più nevrotica "Clarity". Va detto in ogni caso che 'To The Nines' è un lavoro che poco o nulla aggiunge al genere (ed è probabilmente ciò che i fan si sarebbero aspettati), ma che allo stesso tempo mette in luce un carattere ed un'intensità che non possiamo ignorare.
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