HATEBREED: SUPREMACY
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02/09/2006Ascoltare gli Hatebreed è sempre stata un’esperienza travolgente, un po’ come farsi investire da un carro armato e trarne giovamento, carica, voglia di vivere e di spaccare tutto. E’ soprattutto con l’ultimo “The Rise Of Brutality” che i nostri hanno cominciato giustamente a raccogliere i frutti del loro duro lavoro, grazie anche ad un tour con Slayer e Slipknot in Usa ed Europa. C’era quindi molta attesa per il nuovo “Supremacy”, più che altro per vedere se la band del simpatico Jamey Jasta (che nel frattempo oltre a scrivere tutti i testi della sua band madre ha pensato bene di togliere ulteriori ore di sonno alla sua vita con infinite collaborazioni, continuando a gestire la sua label personale e diventando conduttore di Headbanger’s Ball su Mtv2) sarebbe riuscita a mantenere inalterata la sua carica distruttiva. Anticipiamo già, ma era ampiamente prevedibile, che l’obiettivo è stato centrato in pieno. “Supremacy” è un concentrato di thrashcore moderno e incazzato come un leone a cui il cacciatore ha ucciso i cuccioli; tredici brani che radono al suolo le vostre orecchie e vi annichiliscono, vi fanno sentire onnipotenti (lo so che sembra un controsenso, ma è così; date una letta ai testi e concordate con me) senza bisogno di troppi fronzoli o effetti speciali. “Defeatist”, “Horrors Of Self”, “To The Threshold”, “Give Wings To My Triumph”, “Destroy Everything” (non oso immaginare i disastri che causerà dal vivo questo pezzo), la Soulfly oriented title-track, tutti proiettili di grosso calibro sparati in rapida successione che rendono “Supremacy” ancora più devastante del previsto. Potete scappare finchè volete, ma gli Hatebreed vi troveranno. Non correte il rischio di farvi trovare impreparati.
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