PRIVATE LINE: Dead Decade
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25/08/2011Terzo album per i cinque ragazzi di Helsinki portabandiera dello sleaze finlandese i quali, autori di un gran disco nel 2006 ('Evel Knievel Factor'), sono oggi chiamati all'esame di maturità. La title track è uscita come singolo a giugno e ha colpito per la costruzione, per le splendide armonie e per il coinvolgente finale con tanto di coro di ragazzini che inneggiano alla salvezza del nostro pianeta, difatti il video è stato girato in collaborazione con Greenpeace. Ottimo antipasto, davvero. L'opener "Deathbedtime Stories" spacca con classe, questa band ha la capacità di essere unica nelle sue composizioni, sono molto originali e ogni brano è una vera scoperta ogni volta che lo si ascolta come "Ghost Dance", che sembra a tratti una canzone d'altri tempi. "13th Step From The Grave" riporta la band ad intenzioni moderne, rimanendo però sempre sul loro stile. Il disco parte a mille, se questa qualità proseguisse in tutta la sua durata saremmo di fronte ad un capolavoro. Peccato, però, che alcuni brani verso la fine del disco siano un po' ripetitivi e similari tra loro, se poi aggiungiamo che la cover di "New Church" dei Lords Of The New Church posta in chiusura è abbastanza inutile e decisamente bruttina, il capolavoro viene declassato a discone, sicuramente il più bel disco del genere, il più originale e il più emozionante. Difficile scegliere se sia meglio del suo predecessore, troppo belli entrambi, ma al contempo diametralmente opposti.
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