GOREFEST: RISE TO RUIN
data
14/07/2007Dopo un buon ritorno con 'La Muerte' del 2005, era lecito aspettarsi un prosieguo su tali coordinate musicali da parte degli olandesi Gorefest, ossia death metal di stampo europeo, feroce e aggressivo, senza particolari rimandi ad una particolare scuola di pensiero e di esecuzione. Difatti 'Rise To Ruin' riparte da lì e amplifica e di gran lunga la componente prettamente death metal di un sound che negli anni aveva subito (volente o nolente) troppe influenze, 'Soul Survivor' a parte. Il death metal dei nostri olandesi è quadrato e perfettamente incisivo nel suo incedere, marziale e senza troppi tecnicismi, solo brutalità e calci in culo a volontà, sempre con classe ovviamente; abbiamo inoltre piacevoli e diverse variazioni sul tema centrale, presentando i nostri diversi "moods" diversi all'interno delle nove canzoni dell'album, a seconda di quanto si va pestando sull'acceleratore di caso in caso. Non a caso la canzone esemplare di tutto ciò è "Babylon's Whores" con i suoi nove minuti e rotti di durata.. La registrazione è veramente d'effetto, sinceramente alquanto artigianale in modo da lasciare un certo margine d'azione al grezzume sonoro che in fondo è muro portante (anche se il più delle volte fa comodo dimenticarsene) di questo genere, che lo si voglia o ne! Un ritorno indietro nel tempo? Sicuramente dai tempi dei primi due album di tempo ne è passato e di cose ne sono successe, ma sarebbe stato veramente impensabile e masochista continuare su una strada a vicolo cieco come quella intrapresa con il 70's death rock della fine degli anni '90, perciò viva il death metal furioso e per certi versi old school dei Gorefest, che unisce aggressività ad interessanti quanto ponderate melodie, blast beats e mid-tempos, il tutto con naturalezza e senza fare tanto clamore in giro. A noi piace così.
Commenti