SUPREME PAIN: DIVINE INCARNATION
data
02/07/2011Terzo album per i Supreme Pain, band olandese che con sommo piacere e rammarico scopro solo oggi. I ragazzi hanno tutte le carte in regola per piacere agli amanti del death più serio e cazzuto. A metà strada tra scuola polacca e floridiana, i nostri hanno preso il meglio da entrambe le parti per sublimarlo in un sound violento, epico, tecnico, aggressivo, e anche melodico. Si parte con la devastante "The Dark Army", brano che subito rivela l'adesione alle due scuole, sfoderando tutta la sua ferocia con la pulizia e la "pompatura" della produzione. Si va in crescendo con la morbidangeliana "Damned Creation", con il pesante groove dei riff e la tecnicità dei fraseggi a cui si aggiunge l'assolo spettacolare. Devastante "Tresaurous Disease", una quintessenza del death metal odierno, durissima e devastante, in pieno stile Behemoth e Masachist. Bella la title track, figlia della tundra polacca e delle paludi floridiane, coi suoi riferimenti a Deicide e Morbid Angel, e magniloquente la chiusura affidata all'epica "Towards Hell", forte della sua possenza e dei riff sporchi a dovere. Non c'è da strapparsi i capelli, nè da gridare al miracolo, ma questo disco è semplicemente quello che ogni deathster serio vorrebbe: roba possente, tecnica e devastante.
Commenti