DETESTOR: FULGOR
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25/06/2011Tornano alla carica le leggende (underground) nostrane Detestor con un nuovo album che, ne siamo certi, farà parlar di se. Il principale elemento di forza di 'Fulgor' sta nel suo non essere derivativo, nella capacità di essere nuovo e tradizionale allo stesso tempo, nel mantenere sempre alta la soglia di interesse nell'ascoltatore. Non moderno come il precedente 'Red Sand', ma un buon compromesso tra il thrash death di una volta, e le furie hardcore miste a un efficace tocco melodico. Iniziamo con "God Is Empty", mazzata deathcore fresca e vitale, con un riffing ispirato e sfumato dal gusto old school e dalle velletà moderne della produzione e del feel. Per non parlare dei preziosismi tecnici, i cambi di tempo e le linee vocali genuinamente anni Novanta. Bella anche la mazzata HC "The Wrong Way", un coacervo di tecnica, breakdown spezza-gambe, stacchetti da capogiro e sana violenza. Bocca aperta, possiamo giurare, di fronte alle melodie scandinaveggianti di "Free To Cry", brano tecnico, delicatamente melodico e dal sapore quasi gotico. Spettacolare anche la thrashy "I Feel Disgusted" con i suoi passaggi elaborati e spezzacollo, gli azzeccati accostamenti clean-screaming, la violenza che trasuda da ogni battuta. Non vogliamo anticipare oltre, se non nell'elogio della magniloquente ed epica title track che per la parte strumentale e il drum solo varrebbe già il prezzo del disco. Ottima anche la produzione targata Nadir (infatti ci suonava all'orecchio qualche somiglianza all'ultimo lavoro dei Sadist, in termini di produzione si intende), moderna, ma non troppo limpida, in un interessante adattamento moderno del sound anni Novanta. C'è poco altro da dire, fatelo vostro.
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