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GAMMA RAY: HEADING FOR TOMORROW

data

12/04/2005
90


Genere: Power Metal
Etichetta: RCA
Anno: 1989

Kay Hansen è stato, è, e sempre sarà, per il sottoscritto, l'alfiere del power metal gioioso e scanzonato, divertente e ironico, potente e accattivante. Insomma, sarà sempre uno dei miei miti. Ed è per questo che un album come "Heading For Tomorrow" poteva tranquillamente chiamarsi "Keeper Of The Seven Keys Pt. 3". Dieci tracce eccezionali, piene di grinta e di allegria, in pratica la continuazione ideale degli Helloween, dai quali Hansen era stato... ehm... "allontanato" (per usare un eufemismo). E così, mentre le suddette Zucche si barcamenavano con lavori altalenanti come "Pink Bubbles Go Ape" e "Chameleon", il buon vecchio Kai sfornava il capolavoro, avvalendosi della collaborazione di Ralph "Mastro Lindo" Scheepers alla voce, di Uwe Wessels al basso e di Mathias Burchadt alla batteria. Dopo la breve e immancabile intro ("Welcome"), il power metal più puro si sprigiona dalle melodie e dalla potenza di "Lust For Life", per poi sfociare nell'irresistibile gioia di "Heaven Can Wait", senza dubbio il pezzo migliore dell'intero lavoro. Ma non c'è un attimo di pausa, non ci sono cali di tensione. "Space Eater" è un'altra gemma metallica, mentre "Money", pezzo debitore a Queen e Abba (!!!) mette in risalto la giocosa pazzia di cui Hansen è affetto. "The Silence" sembrerebbe il classico "lentone", ma ci sorprende nel bel mezzo del suo incedere con un'impennata rock davvero esaltante, per poi chiudersi magistralmente come era cominciato... Spazio poi al connubio Metal - Musica Classica in "Hold Your Ground", e di nuovo all'Happy Metal più sfrenato nella rockeggiante "Free Time". Ed eccoci alla title-track, una lunga, intrigante suite che svela (se mai ce ne fosse bisogno) le enormi qualità tecniche di tutti i componenti della band. La chiusura è affidata a "Look At Yourself", forse l'unico pezzo sottotono del disco.

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