SHAAMAN: RITUALIVE DVD
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25/06/2004Ed eccoci qui a recensire Ritualive, il DVD che Matos & co. hanno realizzato registrando un intero concerto e aggiungendo alcuni contenuti speciali come video e interviste. Il contenuto del disco è davvero ghiotto, infatti rispetto al cd omonimo troviamo qui ben sei tracce in più, e tutte di assoluto valore. Dal punto di vista strettamente musicale è difficile trovare qualche pecca a questo lavoro, grazie anche alle splendide orchestrazioni, agli ospiti speciali, alla classe di Matos e di tutta la band. L'interrogativo che si pone però è: un gruppo del genere è in grado di sostenere l'altissima qualità musicale offerta con uno spettacolo adeguato? Bene, la risposta è: sì, senza ombra di dubbio. Il carismatico frontman Andrè Matos non sta fermo un attimo, si sposta di continuo dal pianoforte alle tastiere, si mette a suonare il flauto di Pan, canta, urla, si dimena, e si cimenta in un bellissimo assolo di pianoforte prima dell'inarrivabile "Fairytale". Ma anche gli altri non stanno a guardare: Ricardo Confessori alla batteria è un vero e proprio show nello show, e il suo assolo è un concentrato di potenza e precisione... Il giovanissimo Luis Mariutti, poi, pur senza strafare mette in mostra interessanti doti tecniche e un solo piacevole e divertente. Gli unici pezzi ripescati dal vecchio repertorio degli Angra sono "Lisbon" e "Carry On" (da brividi), per il resto ci si concentra esclusivamente sui brani del cd "Ritual", ottenendo risultati spesso addirittura migliori che nella versione da studio, come già detto nella recensione del cd "Ritualive". Ovviamente non manca qualche chicca per i fans, e allora ecco Sammet che duetta con Matos in "Sign Of The Cross" e "Pride", e infine Andi Deris e Michael Weikath per la conclusiva "Eagle Fly Free". Spettacolo assicurato, insomma... l'unico dubbio mi viene dalla prima e dall'ultima traccia: era proprio necessario "sprecare" due tracce per un intro registrata ("Ancient Winds") e per "Lasting Child", anch'essa registrata, durante la quale gli Shaman hanno salutato il pubblico? A parte questo piccolo dettaglio, siamo di fronte a un lavoro semplicemente spettacolare.
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