FEANOR: INVENCIBLE
data
21/06/2006"Invencible", debut album degli argentini Feanor, mi mette in una posizione difficile: si tratta infatti di un disco che, di per sè, merita un plauso per l'impegno dimostrato dalla band, un disco pieno di passione, ma estremamente zoppicante sotto molti punti di vista. Eppure ho l'impressione, alquanto netta, che gli amanti dell'Epic potrebbero apprezzarlo. Quello che sto ascoltando è innanzitutto un disco di Heavy ottantiano di netta matrice priestiana, con forti influenze del primo Power; un prodotto grezzo, molto diretto, con ben pochi fronzoli ed una produzione alquanto semplice. Sono questi i fattori che potrebbero farlo apprezzare dagli "epici", unitamente all'estrema passione che sprigiona, passione che trasuda in maniera estremamente chiara da ogni nota. Innovazioni quasi nulle, strutture dei pezzi quadrate e possenti, ed alcuni brani ben azzeccati, fondati su riff sicuramente validi sono i punti di forza dei Feanor. I limiti risiedono nella forse eccessiva amatorialità dell'incisione (una sorta di "effetto cantina" che si dipana per tutto il disco), oltre che nella difficilmente apprezzabile voce di Basualdo: tagliente, quasi stridente nella grande maggioranza delle parti cantate, da un lato conferisce al prodotto finito un'aria di ancor maggiore, genuina durezza (come alcuni direbbero, molto "true"); dall'altro rendono l'ascolto sofferto e discontinuo, incapace di assorbire completamente chi non sia predisposto a voci così vicine alla cacofonia. Per il resto, è innegabile tanto la carica del gruppo quanto la più che discreta capacità di gestire un genere puro, in un certo senso superato, e sicuramente di ardua commerciabilità, tanto a livello tecnico esecutivo quanto compositivo. Davanti ai Feanor si apre una lunga e tormentata strada, che sicuramente non li porterà nel mirino delle major. Se questo sia un bene o un male, è ancora tutto da vedersi.
Commenti