EPICA: THE DIVINE CONSPIRANCY
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20/08/2007Dopo il precedente album,la colonna sonora "The Score", tornano gli Epica, sempre guidati dall'ugola di Simone Simmons. Musicalmente questo "The Divine Conspiracy", edito da Nuclear Blast, risulta essere un platter di metal sinfonico, con riff potenti e ritmiche granitiche, arricchito da sprazzi estremi dovuti soprattutto al cantato in growl di Mark Jansen. L'avvio furioso di "The Obsessive Devotion" è un biglietto da visita di tutto rispetto: le caratteristiche sopra elencate si mischiano e si saldano fra loro in modo ottimale, riuscendo così a creare una canzone assolutamente di livello. Da notare che la voce di Simone, in questo nuovo platter, sembra un po' in secondo piano: a parte l'ottima prestazione sulla ballad "Chasing the Dragon", sembra che poi siano la parte estrema ed i cori l'asse portante dell'album. I secondi sono un complesso sonoro imponente che rischia, a volte, di soffocare gli strumenti: se da un lato, infatti, il ricorso a parti corali dà quel senso di potenza sinfonica che tanto colpisce e ammalia il pubblico, dall'altro bisogna evitare che l'attenzione dell'ascoltatore venga sviata eccessivamente dalla prestazione dei musicisti. Le tredici canzoni ci mostrano gli Epica in buona forma, sempre più distanti dal tipico sound delle band di metal sinfonico con voce femminile: è davvero un bene che Simone e compagni non abbiano seguito la via traccia dai Nightwish, restando così ancorati a ritmiche metalliche potenti ed a vocals estreme. Purtroppo la tendenza, in questi anni, è sempre stata quella di addolcire le asperità per andare a raccogliere un sempre più vasto pubblico: gli Epica invece (insieme agli After Forever) continuano imperterriti sulla loro strada, colpendo l'ascoltatore quando serve e curandone poi i lividi con ballad e tracce più morbide. Nei settanta e più minuti dell'album possiamo apprezzare tutto il buon lavoro fatto dalla band, che è riuscita a mettere in piedi un lavoro valido, dal songwriting efficace, pulito e ben curato. La produzione è di ottimo livello, assolutamente curata e potente al punto giusto. Buona anche la cover che, oltre a dare qualche info sui temi trattati nel platter, sicuramente farà felici i maschietti, e colpirà di certo l'attenzione nei negozi di dischi.
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