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EPICA: The Alchemy Project

data

29/11/2022
70


Genere: Symphonic Metal
Etichetta: Atomic Fire Records
Distro: Warner
Anno: 2022

Gli Epica celebrano il loro ventesimo anniversario con un ep molto particolare, nel quale si cimentano in diverse collaborazioni con altri musicisti, peraltro in alcuni casi anche di generi alquanto diversi rispetto al loro classico stile. La tracklist, composta da sette tracce, parte con "The Great Tribulation", che vede la partecipazione dei Fleshgod Apocalypse, per un brano ricco di cori imponenti e orchestrazioni. Abbastanza vicino alle loro sonorità è il seguente "Wake The World", dove Simone Simons duetta con Tommy Karevik (Kamelot, Seventh Wonder), ma con la presenza anche dello splendido hammond di Phil Lanzon degli Uriah Heep. Particolare "The Final Lullaby", scritto insieme a Jorgen Munkeby dei norvegesi Shining (da non confondere con l'omonima band black metal), che oltre a cantare suona anche il sax. Nella dolce ma al tempo stesso inquietante "Sirens - Of Blood And Water" ritroviamo praticamente tre sirene, perchè assieme alla Simons cantano Charlotte Wessels e Myrkur, mentre poi subito dopo si apre la parte più pesante del disco con "Death Is Not The End", insieme a Franck Schiphorst dei MaYaN (l'altro gruppo di cui fanno parte Mark Jansen e Arien Van Weesenbeek) e Bjorn Strid dei Soilwork, ma ancor più con "Human Devastation", un pezzo brutal death dove ritroviamo Henri Sattler dei God Dethroned e Sven de Caluwé degli Aborted. Si chiude con "The Miner", una traccia più equilibrata tra parti suadenti, malinconiche e aggressive, con Asim Searah dei Damnation Plan, Niilo Sevanen degli Insomnium e il batterista dei Powerwolf, Roel van Helden. Un disco dunque molto vario e intenso, che presenta diverse collaborazioni e contaminazioni, con brani che nella maggior parte dei casi rappresentano interessanti esperimenti, in qualche altro obiettivamente appaiono magari un po' forzati, ma che sicuramente danno vita ad un lavoro quanto meno intrigante e particolare, al quale accostarsi con una buona dose di curiosità e di apertura mentale a diversi stili e generi.

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