DOMINICI: O3 - A TRILOGY PART 2
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07/02/2007A molti il nome Charlie Dominici probabilmente dirà poco, coloro che lo ricordano lo legheranno certamente ai Dream Theater: Dominici è stato il vocalist dell'album When Dream And Day Unite, disco d'esordio della band americana, ma subito dopo le strade si erano divise e Dominici aveva lasciato il gruppo. Da allora, e stiamo parlando di 18 anni fa, del cantante americano non si è più sentito parlare, se non nell'ambiente degli addetti ai lavori, dato che decise di dedicarsi esclusivamente a produzione di gruppi e ricerca di potenziali nuove stelle musicali. Di sue performance vocali si ricorda solo una serata del 2004 dove i Dream Theater hanno eseguito tutto When Dream And Day Unite e Dominici ha partecipato come voce. Tutto questo sino al 2005, anno in cui si è ripresentato sulle scene con un album solista totalmente acustico e "fatto in casa" che ha preso il nome di O3 e si proponeva come prima parte di una trilogia. Ed ecco che con il 2007 esce la seconda parte di O3, stavolta pubblicata dalla InsideOut, con una verve tutta diversa e la voglia di affermarsi a livello globale. Se qualche perplessità era nata ai tempi dei Dream Theater, con questa trilogia Dominici ha fatto come il buon vino: con il tempo è migliorato. E come il buon vino ha bisogno della decantazione (momento in cui il vino viene lasciato ossigenare) prima di essere bevuto, Dominici con O3 parte 1 aveva ripreso confidenza con le registrazioni ed adesso è pronto per essere gustato nel migliore dei modi con O3 parte 2. Difatti, a differenza della prima uscita, per questo disco Dominici ha creato una vera e propria band (con la quale pubblicherà anche la terza parte della trilogia) e che ha preso come nome il cognome del vocalist. Musicalmente parlando ci viene proposto un ottimo prog metal nel quale Dominici ha voluto unire anche influenze non propriamente prog (dalle sue stesse parole vengono citati Judas Priest e Metallica), proponendo al pubblico un prodotto fresco e senza troppi riferimenti precisi ad altre band esistenti. I vari brani passano da spazi puramente strumentali (The Monster) ad altri dove la voce di Dominici domina incontrastata la scena dando il meglio di se (Greed, the Evil Seed e The Real Life). Un plauso va fatto anche all'ottimo lavoro fatto dagli altri componenti della band (tutti facenti parte del gruppo Solid Vision) dove i due fratelli Maillard alla chitarrista e alla batteria sono in splendida forma, ma anche il bassista Atzeni e il tastierista Rigoldi sono fondamentali per mettere in luce questo disco. In definitiva Dominici si propone con merito per entrare nell'olimpo del prog metal e il mio consiglio a voi lettori è quello di andare a prenotare O3 Part 2 dal vostro negoziante di fiducia (il disco uscirà nei negozi il 23/02). L'invito è rivolto anche a coloro che non l'hanno apprezzato a pieno la sua performance con i Dream Theater (io ero uno di questi): Dominici saprà stupire facendovi cambiare giudizio.
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