DIVING FOR PEARLS: TEXAS
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28/07/2005Dopo la produzione d'esordio del 1989, identificata in un AOR tinto di sfumature rock melodiche, i Diving For Pearls di Danny Malone ritornano sulle scene con una scelta coraggiosa, e cioè quella di aggiornare il proprio sound per renderlo più fresco ed ovviamente al passo coi tempi. In questo contesto nasce "Texas", cd che va a timbrare il cartellino di album numero due della band americana, accasatasi questa volta all'interno della scandinava Atenzia Records, scelta sicuramente indovinata per promuovere al meglio un genere che, solitamente, gode di interesse ed attenzione da parte della label stessa. Addentrandoci nelle caratteristiche tecniche del lavoro, è subito possibile notare una pressoché buona qualità media delle songs in esso contenute, cosa evidente in particolare per quanto riguarda l'ottimo refrain della scorrevole "The Colours Show" ed il tastabile feeling della ballad "The Sweetest Sin". La cosa che invece lascia un po' perplessi, dopo ripetuti ascolti, è la scelta di non staccarsi del tutto da quelle che sono state le sonorità principi dei Diving For Pearls prima parte, cosa che, alla fin fine, finisce per rendere "Texas" un ibrido musicale non perfettamente definito. Detto ciò va comunque sottolineato che la buona capacità d'intrattenimento delle composizioni, ruffiane ed accomodanti al punto giusto, riesce a donare brio e sorriso ad un album forse non eccezionale ma ben confezionato, il quale riuscità a regalarvi, nei vostri momenti di svago, un semplice ed allo stesso marcato divertimento. Come dire: se volete stuzzicarvi con uno short-drink senza pretese, questo è il cd che fa per voi.
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