DARK QUARTERER: DARK QUARTERER
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23/05/2006Storico trittico della legione heavy metal italiana, i Dark Quarterer vengono dalla provincia di Livorno e si collocano subito in prima linea nella scena nostrana insieme a Death SS, Vanadium e Strana Officina. I loro pezzi vedono la luce ufficialmente solo sul finire degli anni ottanta, anche se in realtà la band è attiva fin dalla seconda metà degli anni settanta e viene giustamente considerata una garanzia in campo epic. Siamo di fronte a un heavy metal inquieto, oscuro, spesso molto epico, caratterizzato da composizioni ricercate e strutture decisamente complesse. "Colossus Of Argil" da sola spiega quell’insolita etichetta di "epic progressive" che la critica di quegli anni attribuì al gruppo. L’epicità di questa lunga suite a mio avviso è paragonabile solo a classici virtualmente inarrivabili come "March For Revenge" e "The Deluge". Inutile cercare di descrivere l’incedere guerresco della strofa, la fiera melodia del ritornello e soprattutto quell’apocalittica parte centrale così carica di epos da far sparire per un momento tutto il resto del disco. Un vero emblema del più puro epic metal d’epoca. In "Gates Of Hell", altro classico dei Dark Quarterer, spicca innanzitutto l’angosciante testo narrante di un’anima che, appena scesa all’inferno, invece di temere la terribile condanna si concede di bramare il trono del demonio… Purtroppo capolavori come questi avrebbero meritato una veste decisamente migliore, visto che sono penalizzati da una produzione assolutamente non all’altezza, tanto da incidere almeno in parte sulla valutazione complessiva del disco. Il finale è lasciato all’omonimo magniloquente inno di battaglia del gruppo. Una specie di pentola a pressione, dove la strofa quasi maliziosa nella sua leggerezza procede in un crescendo costante che esplode letteralmente in eroici ritornelli manowariani.
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