CORONATUS: PORTA OBSCURA
data
16/12/2008Poco più di un anno fa tessevo le lodi dei Coronatus, band gothic tedesca che con 'Lux Noctis' aveva fatto breccia grazie ad un sound diretto e di notevole fattura, e per essere il loro debutto era un fatto degno di nota che faceva ben sperare per il futuro. Ed ora ecco 'Porta Obscura', secondo capitolo discografico che, almeno per quanto riguarda i miei gusti e i miei standard, ha soddisfatto le mie aspettative, anche se sinceramente non posso esimermi dal sottolineare un aspetto negativo su cui non si può passare sopra: ma entriamo nel merito dell’album. Le tredici tracce (di cui due bonus) presentano nuovamente un sound incisivo e potente che ben si mescola con le svariate atmosfere della musica gothic, in primis quelle epiche, “mistiche”, a volte misteriose, a cui si aggiungono momenti decisamente sinfonici. In più stavolta si sentono arrangiamenti più maturi che in certi passaggi non hanno reso le canzoni così immediate, ma senza rovinare il risultato finale. La formula della doppia cantante non cambia, d’altronde era stata così ben apprezzata, ma rispetto al precedente cambia la seconda voce, con l’arrivo di Ada Flechtner, una voce più pop/rock rispetto a Viola Schuch, ma che fa comunque una bella figura accanto al soprano Carmen che come sempre sa incantare. Si parte con il suggestivo " Prologue", e da qui in poi una serie di canzoni che, detto in poche parole, fanno la felicità degli amanti del genere: "Exitus", "Fallen", "Beauty In Black", "Cast My Spell", la più melodica "In Your Hands", "Mein Herz", "Der Vierte Reiter" per citare le più significative, mentre tra le bonus track spicca "Volles Leben", tratta da un demo del 2002 in cui cantava Georgios Grigoriadis e che ha un’aria più darkeggiante del solito. Ma ahimè, come detto prima, non posso negare le influenze che pervadono questo Porta Obscura, di band come Nightwish, Epica, After Forever e Within Temptation, e che non fa loro onore in termini di originalità. Di gruppi cloni ne sono nati parecchi e ogni volta si spera che emergano dall’ombra dei loro maestri: ma a volte succede davvero, ed io spero che i Coronatus possano essere tra questi. Il talento non manca.
Commenti