COLDWORLD: Autumn
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07/08/2016Ci sono voluti ben otto anni per dar seguito al buonissimo esordio 'Melacholie2', lavoro che si fece apprezzare con personalità nell'ormai affollatissimo panorama depressive ed atmospheric black metal. Georg Borner è un altro nipote di Burzum; intelligentemente ha capito come fosse necessario fin da subito provare ad arricchire il proprio concept per emergere, mettendosi un gradino al di sopra della folta concorrenza ed ambire già al grande salto fuori dall'underground. Con intensi elementi melodici, voci femminili ("Void"), clean vocals ("Womb Of Emptiness"), e soprattutto tante marcate velature di scuola Alcest e Lanthlos, questo nuovo album si riempie di arrangiamenti avvolgenti, malinconici si, ma senza troppa tristezza. Il tutto minuziosamente avvolto su di una base ancora fortemente black metal, perfettamente in bilico tra potenza e delicatezza. Alternanze continue di stati d'animo inquieti, musicati con cura, rendono l'ascolto interessante, capaci di emozionare spesso, anche se manca ancora il colpo di classe, quel picco in grado di toccare l'emotività dell'ascolto fino a sentirlo sulla pelle. Quello che per un po' si percepisce nel passaggio intermedio che unisce le tracce “Climax Of Sorrow” e “Nightfall”, dove di intensità ce n'è davvero tanta. Infine un cenno alla copertina, non riuscitissima secondo noi, risulta volutamente spiazzante. Troppo scontato mettere un bosco con le foglie cadenti di sfondo a un titolo come 'Autumn'. Meglio invece una donna esaurita e con le mani nei capelli, stile fase pre mestruale (esageriamo un po'), per confondere, o magari solo divagare già ad un primo sguardo. Considerando che il disco è molto buono, non rimane che concentrarci piacevolmente sulla musica, nell'attesa che qualche label più grande della piccola, ma talentuosa Cold Dimensions, guarda caso la stessa che ha già messo le mani tre anni fa sui gioielli, anch'essi tedeschi, Eudaimony, possa bussare alla porta di questa promettente one man band.
Frago
08/08/2016, 15:30
Non mi piacque il primo disco, forse ci riprovo con quest'altro.