CEBREN KHAL: Mass of Despair
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24/10/2010Disco ideale per celebrare l’arrivo dell’inverno, ed ennesima prova che la Francia comincia a sfornare gemme in diversi generi del metallo estremo: dai Gojira agli Arkhon Infaustus, e ora questi Cebren Khal realizzano un disco che rappresenta la summa di quanto è stato prodotto dal death/doom negli ultimi vent'anni, e lo sottolineo con orgoglio perché era da un bel pò che un disco non mi faceva venire i brividi dal piacere. Unire My Dying Bride, Arkhon Infaustus, Novembers Doom, Moonspell (quelli migliori, cioè inizio e attuale carriera), qualche accenno alla Opeth e Katatonia con una nonchalance ed un estro tali da non farli sconfinare mai nel plagio, rendendo loro omaggio. La voce simile a quella di Fernando Ribeiro si staglia prepotente, così come il sound dei suoi Moonspell, chiaramente intellegibili in "The Parcae’s Night Is Sleepless", l’intro di "Mouroir" è in pieno stile My Dying Bride, proseguendo il brano ritorna alle sonorità dei portoghesi. "Experience Of Downfal parte con un gran lavoro di charleston e armoniche da far accapponare la pelle, e la classica campana a morto dei Black Sabbath è il giusto complemento d’arredo. "Where All Faith Is Lost" apre con un riff graffiante alla Katatonia e procede con dei distillati di sofferenza e dolore che solo un cuore di pietra potrebbe non rimanerne estasiato, a ciò aggiungasi parti recitate alla Novembers Doom e un gran finale alla Opeth. Cosa chiedere di più ad un brano? Prodotto da Xort (orchestra degli Anorexia Nervosa) abile nel donargli un sound caldo e potente; crea il giusto mix tra gli strumenti senza farne prevalere l’uno sugli altri e partendo dal presupposto che questo disco, d’esordio, è stato registrato nell’aprile del 2007: la band ha di fronte un fulgido futuro ricco di soddisfazioni. Chapeau.
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