BUSH, STAN: DREAM THE DREAM
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27/09/2010Una recensione di un disco di Stan Bush, detto in tutta sincerità, ha una valenza più che altro informativa per due sole categorie di persone: o per tutti coloro che poco hanno a che spartire col rock melodico adulto e i suoi generi limitrofi, o nella migliore delle ipotesi con alcuni neofiti del genere in questione, i quali forse non hanno ancora avuto modo di approfondire la carriera del bravo singer americano. 'Dream The Dream', infatti, ripropone in tutto e per tutto quanto già intravisto nelle ultime uscite in studio dello stesso Bush: melodie di classico stampo AOR, arrangiamenti curati e una registrazione casereccia che in linea col passato di Stan lima leggermente il risultato finale del prodotto in questione, il tutto senza comunque riuscire ad intaccarlo in maniera eccessiva grazie al notevole valore artistico dei vari brani proposti. E parlando proprio delle composizioni di questo 'Dream The Dream', tra le altre cose, risulta necessario sottolineare come l'elemento originalità compositiva latiti ancora una volta in maniera piuttosto evidente, passo necessario per donare a tutti gli AORsters vecchio stampo tutto quello che costoro si aspettano da un artista di questo tipo, ed elemento base di una ricetta (quella del rock melodico adulto) creata non per stupire, ma piuttosto per confermare una volta in più i parametri su cui tale stile musicale è nato, cresciuto e si è stabilizzato. 'Dream The Dream' è quindi il classico album da comprare a scatola chiusa per gli aficionados della scena in questione, i quali, in casi come questi, già ancor prima di premere il tasto "Play" già sono consci degli elementi sonori che vorrebbero sentir penetrare in breve tempo nelle proprie orecchie. Inutile dire che il sottoscritto si considera fra questi, e che stia godendo in maniera evidente di quello che, il buon Stan, ancora una volta ha saputo partorire.
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