BRUNOROCK: LIVE ON FIRE
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07/09/2007Dopo la positiva prova in studio offerta con "Interaction", terza prova ufficiale della propria carriera discografica, il rocker nostrano Brunorock torna alla carica con un luccicante live nuovo di zecca, rilasciato sul mercato nel 2007 in corso ed intitolato "Live On Fire". Sicuramente sarebbe stato difficile trovare un titolo più azzeccato, e questo grazie alla coinvolgente riproposizione di una setlist composta da brani tratti dai due precedenti capitoli in studio, canzoni che nella propria veste dal vivo dimostrano di possedere uno spontaneo ed affascinante smalto rock, in grado di trasportare con estrema naturalezza l'ascoltatore in un virtuale viaggio proprio sotto il palco dell'evento in sé. Ed è così che la magia offerta dalla band al completo, perfetta nel supportare al meglio lo spirito di un Brunorock in evidente forma e all'interno della quale spiccano le ottime esecuzioni dei noti Bobby Altvater (Affair) e Dominik Huelshorst (già nei Bonfire), si ricrea in modo ideale anche nello stereo di casa nostra, riportando tra l'altro alla mente del sottoscritto molti degli indimenticabili momenti vissuti al Motorock As di Mozzate in occasione del terzo Hardsounds Heavy Birthday. Nulla sembra mancare al disco live in questione, partendo da una produzione studiata per non soffocare (come purtroppo accade in altri casi) le grida di incitamento del pubblico a suggello di ogni canzone, ed una registrazione in grado di definire in modo pulito il sound di ogni singolo strumento, altro elemento buono per confezionare al meglio una riuscita testimonianza dal vivo, resa tale grazie al buon mixaggio operato a cura del già citato Bobby Altvater. "Live On Fire" è quindi un prodotto in grado di competere, in maniera efficace, con molti lavori on-stage di artisti ben più affermati, e ciò a dimostrazione della cura posta in auge dal bravo Brunorock per la preparazione di questa meritevole nuova uscita, una stuzzicante chicca che tutti i fans acquisiti grazie al valido "Interaction" non dovrebbero assolutamente farsi sfuggire. E se quanto sin qui detto non vi ha ancora del tutto convinto, non manco di sottolineare la presenza in calce alla tracklist di un paio di nuovissimi brani registrati appositamente per l'occasione, tra l'altro mixati sotto l'occhio vigile dell'ormai celeberrimo Michael Wagener: "Time To Run" e "Julia", questi i titoli di due composizioni tutte da scoprire, questi i nomi di due piccole gemme in grado di sottolineare al meglio l'avvenuta maturazione di un artista il cui valore è oramai fuori da ogni plausibile discussione.
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