BEYOND THE BRIDGE: THE OLD MAN AND THE SPIRIT
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20/01/2012Capitanata da Peter Degenfeld fa il suo esordio sulle scene mondiali la band tedesca Beyond The Bridge. Con alle spalle anni di esperienza nei sempre tedeschi Fallen, Degenfeld ingaggia il tastierista Tarnow e con lui lavorerà per oltre 5 anni alla stesura di quello che poi sarà questo disco. Aggiunti ben altri cinque componenti, tra cui due vocalist - uno maschile ed uno femminile - e affidandosi ad un produttore che ha lavorato con band del calibro di Avantasia, Edguy, Epica e Kamelot, i Beyond The Bridge iniziano al registrazione di 'The Old Man And The Spirit'. Il disco è un concept album di quasi un'ora e dieci minuti che racconta il confronto tra un vecchio uomo ed un'entità eterea (lo spirito) basato sulla voglia di approfondire l'un l'altro le proprio conoscenze e le esperienze. Per fare tutto questo i Beyond The Brigde si appoggiano su un prog metal moderno e ricercato nello stesso. La band mette subito in mostra un buon songwriting ed interessanti capacità tecniche, ma soprattutto piace l'alternarsi proprio tra i due vocalist che fanno da ottimo contraltare nei momenti più tirati ed in quelli più tranquilli. 'The Old Man And The Spirit', da gustarsi chiaramente tutto di seguito senza pause, non delude per tutta la sua durata e saprà farsi largo nei progster di ultima generazione, quelli che amano i suoni sono più diretti e senza troppi fronzoli o divagazioni tipiche del prog vecchia scuola. Chitarre sempre presenti, una batteria abbastanza in primo piano a dettare ritmi ed accelerazioni, e le tastiere che sanno inserirsi sempre al momento giusto sono la chiave distintiva di questa band che ha atteso tanto per esordire, ma sicuramente l'ha fatto con il piede ed il piglio giusti per ritagliarsi il proprio spazio.
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