ANACHRONISM: Meanders
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18/01/2023Interessante questo secondo album degli elvetici Anachronism. Fortemente influenzati dai Gorguts (periodo Obscura) e soprattutto dagli Ulcerate, il sound di ‘Meanders’ è una sorta di technical death metal pesantemente dissonante e ben poco avvezzi a virtuosismi fini a sé stessi. Chiariamoci, il livello tecnico è molto alto, come si evince dall’ottima "Source", pezzo dai continui campi di tempo, ritmiche pesantissime à la Morbid Angel e un assolo in puro stile NWOBHM. Il sound è tutto basato su arpeggi, dissonanze e improvvisi blast beat. Ci sono momenti in cui si vira verso sonorità quasi industrial, citando i Godflesh ("Macrocosm"), ma nell’insieme ‘Meanders’ è un album dal sound molto compatto e solido, dove tra basso in contro-tempo e qualche preziosismo nei cambi di tempo, le urla rabbiose e disperate della vocalist Lisa Voisard, perfettamente incastonate nella palude di riff e arpeggi dissonanti, che trovano il culmine nella title track, di cui abbiamo apprezzato soprattutto la ritmica cadenzata nell’assolo-riff. Buon disco, con una produzione pulita al punto giusto, con qualche idea interessante, ma a onor del vero con una scarsa identità, dovuta più che altro al suo essere così derivativo, cosa che ci auguriamo migliorerà con l’esperienza. Onestamente non crediamo che questo lavoro cambierà qualcosa, ma ci sentiamo di consigliarlo agli amanti di queste sonorità.
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