BEHEMOTH: DEMIGOD
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22/01/2008Finalmente ci siamo. E' arrivato il capolavoro. Dopo sette full lenght ufficiali, nei quali Nergal e soci non hanno mai mostrato il fianco, i Behemoth hanno presentato al mondo questa nuova creatura, che porta il nome 'Demigod'. Nella formazione si sono stabiliti il chitarrista Seth e il bassista Orion, e sotto la guida del misterioso quanto poetico occultista polacco Krysztof Azarewicz, i quattro sono andati a infoltire le legioni dei nemici del Paradiso, invocando questo temibile Semidio. Ma a parte gli scherzi, musicalmente i Behemoth sono sempre più lontani dalle origini black e sempre vicini alle loro solite band di riferimento, Morbid Angel e Nile. Questi ultimi soprattutto, e la presenza di Karl Sanders come guest, ne è prova. L'album si apre con lo splendido arpeggio della monumentale "Sculpting The Throne Ov Seth", per poi proseguire con le maestose trombe della title track, che insieme alla successiva, morbidangeliana "Conquer All", vale il costo del cd. Dieci tracce di inaudita violenza, con riff elaboratissimi e sorretti da un controtempo spaccaossa, carichi di una grande maestosità e di uno spessore melodico assolutamente inusuale ed "esotico". Per capirci, i Behemoth hanno rielaborato in chiave estrema e (molto) vagamente Black i Morbid Angel, conferendogli però le atmosfere dei Nile, il tutto sublimato nel proprio stile. Non sento di dover aggiungere altro. Questo album è un capolavoro indiscutibile, una pietra miliare del metal estremo.
_ PER I FANS DI Nile - Morbid Angel
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