BATHORY: Nordland II
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19/05/2009Ho sempre preferito il secondo, al primo capitolo, sotto tutti gli aspetti. A cominciare dai suoni, sicuramente più incisivi. 'Nordland I', vacillava, come una creatura insicura di dove andare. Questo, invece, mette le cose in chiaro già dall’intro, che sebbene duri più di tre minuti, riesce comunque a catturare magicamente l’attenzione. Un sound più potente, tastiere più curate, che tessono, soprattutto in un brano come "Sea Wolf" un finale marziale e ficcante. C’è anche spazio per un attacco al fulmicotone con la thrasheggiante "Death And Resurrection Of A Northern Son", delirante nelle linee vocali e spiazzante per il modo in cui riesce a unire elementi epici, e heavy, con altri non propriamente estremi. Il brano infatti, sfocia per poco tempo in un momento più atmosferico, ed una chiusura delirante, quasi come i tempi che furono. Forse, anzi: quasi sicuramente, questo disco così come il primo capitolo di questo concept, può risultare scontato musicalmente, data la sua eccessiva ripetizione di strutture musicali non tanto originali: ma il viking è questo, prendere o lasciare: Quorthon dava spazio a strumenti particolari, inserendoli intelligentemente in piccoli spazi, rendendo il tutto parecchio rarefatto. Ogni momento musicale poi, veniva diluito di riff granitici e sontuosi. Una cosa, questa, mai lasciata da parte dal Genio, a partire dagli esordi, fino ad arrivare a questo bellissimo epitaffio che ci abbraccia freddi lungo terre mai dimenticate.
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