ANTIMATTER: LEAVING EDEN
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30/04/2007Quarto album della band creata da una costola degli Anathema impersonificata da Mr. Duncan Patterson. Dopo l'annuncio della scissione dello stesso dalla band, che risale con perfetto tempismo all'uscita dello scorso "Planetary Confinement" (album di pregevole fattura ma non artisticamente ispirato) eccoci finalmente al Judgement day: saprà Mick Moss camminare con le proprie gambe e soprattutto saprà riempire quel baratro lasciato dal compagno? Le sensazioni che questo "Leaving Eden" trasmette sono più che positive. Sinceramente avevo qualche dubbio sulla bontà dell'album in questione ma ammetto di essermi sbagliato. Il buon Mick va sul sicuro e si circonda di ottimi musicisti garantendo non solo una chiara continuità con quanto fin'ora espresso nei precedenti lavori ma donando una nuova 'verve' alle composizioni che diventano più elettrizzanti grazie soprattutto al preziosissimo apporto di Danny Cavanagh (ecco che ritorna il nome Anathema...) che con gli assoli ed i fraseggi della sua chitarra elettrica dona una particolare luce ai pezzi del disco. Non mutano le atmosfere, umide e fosche come al solito, non muta l'attidudine delicata e tormentata delle canzoni che però sanno dare a tratti scosse più forti. Credo che questo lavoro possa rappresentare un nuovo punto di partenza per gli Antimatter che hanno le potenzialità per continuare a stupire e per continuare a trasmettere emozioni forti. Malinconico ed introspettivo, "Leaving Eden" è la terra nella quale Mick Moss trova l'ideale spazio sul quale marchiare l'aria che si respira con la propria voce.
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