NOIZE MACHINE: THE JUMPING CLOWN
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25/11/2008Nel mondo della musica, si sa, esistono da sempre due differenti modi di approcciarsi, uno più derivativo e votato alla riproposizione di schemi sonori già editi, ed uno invece maggiormente personale e ricercato, una strada che paradossalmente nasconde insidie ed assi vincenti all'interno della medesima manica. Senza entrare nel merito di quale tra le due strade appena citate possa essere considerata la migliore (discussione che a dire la verità lascia un po' il tempo che trova), va detto che i nostrani Noize Machine hanno scelto di percorrere la via dell'innovazione e dell'inedito artistico, dando vita con il proprio qui discusso 'The Jumping Clown' ad un disco variegato, coraggioso e fuori dagli schemi. Nei suoi circa quarantotto minuti di durata, infatti, il cd in questione mette l'ascoltatore di fronte ad un prodotto in cui classiche sonorità hard-rock, influssi modernisti e piacevoli melodie si uniscono intelligentemente in un tutt'uno, dando vita ad un'uscita di non indifferente spessore artistico. Per comprendere quanto appena citato è sufficiente mettere a confronto le prime due tracce del disco, alias "Ready To Fight" e "Higher And Higher": se nella prima, infatti, è possibile riscontrare un approccio volutamente moderno tinto di sfumature quasi nu-metal, nella seconda è invece una godibile linea melodica di derivazione AOR a farla chiaramente da padrone, creando un'accostamento indubbiamente particolare e tutt'altro che usuale. Il più grande punto interrogativo di fronte ad un lavoro come 'The Jumping Clown', alla fine dei conti, può essere identificato nella possibile reazione di fronte alla musica in esso contenuta da parte delle frange più conservatrici delle sonorità hard 'n' heavy, mentre per tutti quanti fossero alla ricerca di un disco staccato dai soliti e ritriti cliché delle sette note, il marchio Noize Machine potrebbe scatenare più di un pulpito d'interesse. Temerari, come del resto tutti i grandi pionieri nel mondo del rock duro per eccellenza.
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