Anthriel: The Pathway
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01/11/2010Primo lavoro per i finnici Anthriel che si presentano al loro debutto discografico con un album davvero stupendo. Il genere proposto è un progressive in pieno stile Symphony X. Innanzitutto bisogna lodare l’altissima qualità dei suoni, dove ogni strumento ha un equalizzazione stupenda: tutti perfettamente bilanciati, bellissimi e di qualità sono gli effetti speciali. Insomma, è proprio il caso di dire “musica per le nostre orecchie“! Come citato prima il songwriting è chiaramente ispirato ad uno dei gruppi storici del metal progressive moderno, infatti i suoni di chitarra, quelli di tastiera, alcuni stacchi di batteria (anche qualche ritmica) e i giri armonici sono presenti nella discografia dei Symphony X. Nonostante tutte queste fortissime analogie con gli americani, questo lavoro presenta una qualità di altissimo livello. Ogni composizione è saggiamente confezionata, nessun dettaglio viene trascurato infatti non ci sono punti morti: nessuna song è stata inserita per allungare il brodo. Questo concept album è ispirato dal romanzo ‘The Dark Elf Trilogy’ di Robert A. Salvatore, storia abbastanza complessa ed articolata; praticamente adatta ad un album prog. La struttura dell’album è abbastanza comune, dove spiccano brani come “Haven Of Grace” che presenta una bellissima l’intro di pianoforte (ai fan dei S-X ricorderà più di un pezzo), mentre le validissime “The Deliverance”, “Controversial Euphoria“ e “Light Divine” possono essere definite come la parte pulsante, il vero cuore del lavoro. Discreta la conclusiva suite “Chains Of The Past” forse un po’ troppo lunga: in questo caso si poteva scegliere un arrangiamento più lineare e meno articolato. Quest’album è altamente consigliato a tutti gli amanti del prog, ma se cercate un gruppo che abbia nel proprio DNA l’originalità statene bene alla larga.
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