Angra: Aqua
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30/09/2010Gli Angra sono stati in passato uno dei gruppi power metal più versatili e tecnicamente meglio preparati della scena. In album come ‘Holy Land’, o il validissimo ‘Fireworks’ hanno dimostrato di essere una band in grado di miscelare il metal con sonorità classiche e brasiliane. In questo ‘Aqua’, come già successo nei precedenti lavori con Edu Falaschi (voce), le strutture delle composizioni e le melodie sono molto più semplici e lineari rispetto al passato, standardizzando il loro modus operandi. Pezzi come “Arising Thunder”, il qualitatevole “The Rage Of The Waters”, l’ineccepibile “Spirit Of The Air” o l’articolata “Hollow” sono la dimostrazione di quanto detto in precedenza: impreziosiscono è danno spessore al lavoro svolto dai brasiliani. La produzione è di buon livello: ottimi suoni di chitarra e basso, la voce è ben bilanciata, ma si poteva fare meglio per quanto riguarda la batteria che, a tratti, non emerge dal mix generale. Il lavoro tecnico dei singoli musicisti risulta essere appagante: la coppia Bittencourt/Loureiro sciorina assoli di qualità eccelsa, mentre pregevole risulta essere il lavoro di Felipe Andreoli che si destreggia egregiamente anche col basso fretless. Nota a parte per la voce Edu Falaschi: è riuscito in questi anni a far dimenticare colui che per anni è stato un simbolo e frontman degli Angra: Andre Matos. Edu ha una voce duttile che riesce ad essere sempre valida in tutte le situazioni presentate in quest’album. E' sicuramente migliorato negli anni (soprattutto tecnicamente), ed e riuscito a dare la migliore prestazione vocale della sua carriera. I fan saranno molto felici di questo gradito ritorno, mentre per chi non ha mai sentito gli Angra consiglio un ascolto attento, non superficiale, perché quest’album non ha l’immediatezza e l’energia dei lavori precedenti. L’album uscira nei negozi anche in doppio cd versione digipack, con una raccolta del periodo Falaschi.
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