A.C.T.: SILENCE
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09/10/2006Al quarto disco in studio gli A.C.T. non danno segni di cedimento, e sfornano l'ennesimo interessante lavoro che si muove sulle coordinate che hanno fatto la fortuna della band all'interno del vastissimo panarama prog, ma prog per davvero dato che a prodotto finito "Silence" risulta essere ancora avanti rispetto al resto della produzione media. Rush, Pain Of Salvation, Saga, chiare sfumature pop nella ricerca melodica, ed una ironia di fondo pari a quella che si avverte nei musical come quando la descrizione di un tema avviene in modo leggero ma pungente, ilare, sottilmente irriverente. Questi gli aspetti che fin da un primissimo impatto determinano lo stile del gruppo svedese in grado, ormai, di spadroneggiare sia con gli strumenti (tecnicamente ineccepibili), sia con il songwriting(maturo, ispirato, per certi versi originale). Ma non è tutto: dopo ripetuti ascolti vengono a galla varie finizze interpretative, particolari ed arrangiamenti che ad una prima audizione possono sfuggire. Un disco longevo, dunque, che si lascia scoprire a poco a poco anche sul piano delle emozioni quando a fare da primo attore c'è il pathos che in diversi passaggi lascia positivamente a bocca aperta. E tra stacchi, progressioni, dilatazioni, brevi assoli, fraseggi, c'è l'ugola di Herman Saming che riesce a destraggiarsi con classe all'interno degli infiniti intrecci strumentali, sempre deliziosamente attenta a sfruttare ogni minima possibilità espressiva, probabilmente il piatto forte del CD. Non siamo, comunque, sui livelli dei primi due dischi, più freschi e ingenuamente meno "ragionati", soprattutto prendendo in considerazione la suite finale, "Consequences - The Long One", strutturata in modo a dir poco perfetto, che per quanto assai apprezzabile non raggiunge la creatività degli altri brani tra cui spiccano "Truth Is Pain" e "Out of Ideas", summa dell'universo sonoro e compositivo della band, bizzarro e poetico. Ma c'è molto di cui stupirsi in "Silence", molto di cui non potere farne a meno e per lungo tempo: quando a parlare è la musica, e non le stronzate che vi girano intorno. Datevi una botta di vita, gli A.C.T. sanno come migliorarvela.
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