WOLAND: Hyperion
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25/02/2014Riusciranno i mastermind della Indie Recordings a sbagliare un gruppo? Stavolta le lunghe mani della label arrivano ad Helsinki, città dove nel 2010 quattro ragazzi convergono la loro voglia di suonare musica nei Woland. E la musica neanche a dirlo, è di ottima fattura; un black metal moderno molto heavy, disinvolto e con leggerissimi riferimenti al gothic dei vecchi Sentenced, sepolti però sotto una spessa coltre di metallo, per cui non pensateci troppo perchè è il black metal la dominante dell'album. L’energia di questo esordiente 'Hyperion' e la potenza spavalda sprigionata da brani come "Conquer All" e "Living Water" è roba da spaccarsi il collo sotto il palco, così come il riff nella seconda metà di "Extacy and Rapture" che risolleva le sorti di un lungo brano partito in sordina. Niente male nemmeno un paio di sostanziosi break acustici, uno di chitarra classica quasi flamenco, l’altro di piano jazz solista in "Live Forever" che si lascia scuotere nel finale dal ritorno poderoso di batteria e chitarra. C’è poco altro da aggiungere ad un esordio che, pur regalando qualche sprazzo di originalità si lascerà ricordare più per la pesantezza e la sfrontatezza dei brani che per altro.
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