Stoned Jesus: First Communion
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29/10/2010Dopo aver dato alle stampe due ottimi demo giunge l'agognato debutto sotto l'ala protettrice della Solitude Productions per gli ucraini Stoned Jesus, progetto nato dalla mente malefica e diabolica del cantante Igor Sidorenko. Il trio ha basato l'intero album su delle ritmiche che restano fedeli al più classico stoner doom di chiara matrice settantiana. Il pezzo che si diversifica in questa pietra miliare di quaranta minuti è "Red Wine", brano della durata di soli cinque minuti a differenza di "Occult", "Black Woods" e "Falling Apart" che superano molto spesso i dieci minuti. Ciò che rende questo lavoro ben riuscito, attraente, mai noioso e tantomeno scontato è la maniacale, acida produzione, il sound delle chitarre che risulta sempre sporco ma al tempo stesso altamente atmosferico, e la titanica prova del cantante Igor Sidorenko che in alcuni punti richiama molto le linee vocali del famosissimo "Madman". Un lavoro adatto, quindi, sia agli adoratori del doom classico, sia a chi, profano del genere, voglia riscoprire le radici di questo stile musicale che lungi dall’essere obsoleto e stagnante è vivo e vegeto ed addirittura, oserei dire, in continua evoluzione.
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