Difficile rispondere ad una domanda la cui risposta (sai già) ti lascerà in un territorio incondiviso, senza partecipazione: “Ma chi vai a vedere?”. Walter Trout. “E chi è?”. Uno della vecchia guardia, ha 73 anni e suona d...
Recensioni
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BORIS: Dronevil
Dovremo aspettare il favoloso 'Pink', per avere notizie ben più entusiasmanti in casa Boris. Questo 'Dronevil' è l’ennesimo disco in salsa drone, solo per i fanatici della band, e solo per chi adora questo genere. Ecco. Posso così riassumere quello che rappresenta il nuovo lavoro dei nipponici. ...
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BORIS: The Thing Which Solomon Overlooked Part 1
É passato un anno, ma ancora il degno successore di un disco come 'Akuma No Uta' non è uscito. Anche questo 'The Thing Which Solomon Overlooked' si assesta su binari drone. Almeno per quanto riguarda la traccia di apertura "Scene 2", che nei suoi 11 minuti, si manifesta in un solo tappeto sonoro ...
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NARGAROTH: Fahreszeiten
Inizia con delle spoken in tedesco il nuovo lavoro della creatura Nargaroth, e subito mi viene da chiedere, nonostante si parli di concept, se c’era bisogno veramente di questa lunga intro di tre minuti. A volte mi chiedo se lo fanno apposta, se ormai al giorno d’oggi tutta questa voglia di stru...
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I SHALT BECOME: The Pendle Witch Trials
Mr. Holliman ha fatto le cose in grande, pur di raggiungere l’obbiettivo dell’insufficienza. Ogni brano facente parte di questo cd, è un tappeto indistinguibile di tastiere (che tra l’altro sovrastano sin troppo il resto), chitarre e rigurgiti vari che definire linee vocali è un’offesa ai vocalis...
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BE PERSECUTED: End Leaving
Ma che gli prende a certa gente, a impazzire a tal punto da pubblicare dischi così inutili e pieni di urla e riff a caso? I giapponesi Be Persecuted sono glaciali e ferrati nell’esecuzione, ma mancano di mordente tale da entusiasmare, e far proseguire con piena curiosità l’ascoltatore. Voce spre...
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GRAVELAND: Spears Of Heaven
Certo che il progetto Graveland non è uno di quelli tirati avanti giusto per rappresentare l’ennesima farsa black-pagan-viking (puah!)… almeno quando si vede la loro discografia. Anzi la sua discografia, visto che è un progetto principalmente tirato su da Rob Darken. Una one-man band che diffond...
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KEEL: THE RIGHT TO ROCK - 25TH ANNIVERSARY EDITION
Ronnie Keel è una testa di cazzo. Nonché autolesionista: una voce ed un talento sprecati a causa di una totale "confusione mentale" che lo ha visto andare, tornare, un passo a destra, uno a sinistra, all'interno ed all'esterno del panorama hard e derivati, lo ha visto accreditato come c...
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BORIS: Feedbacker
La copertina è il sunto di ciò che 'Feedbacker' rappresenta. Wata è stesa per terra, tramortita molto probabilmente dal suono indemoniato dei stessi suoni prodotti dalla sua band. Come voler dire “vedete cosa provoca l’ascolto di questo disco?”. Ecco, loro vi hanno avvertito. 'Feedbacker' è un’u...
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BORIS: Akuma No Uta
Akuma No Uta… la canzone del diavolo. Quale mai sarà la trasposizione in musica di cotanta cattiveria espressa in parole? E soprattutto: visto che parliamo dei Boris, in che modo disegneranno tramite le note, questo titolo? Dopo un intro di scuola Earth, eterea ma minacciosa, finalmente inizia i...
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BORIS: Megatone
Ad ascolto terminato, tutto quello che mi viene da dire è che non sempre, i dischi che in un modo o nell’altro sono stati scritti da una all-stars team, vengono bene. È quindi un bene sapere che anche i Boris, alla loro prima collaborazione con il noto artista Merzbow, hanno toppato alla grande. ...
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BORIS: Heavy Rocks
Sono pazzi questi giapponesi! Più si va avanti cronologicamente a scoprire la loro discografia, e più capisci quanto sono folli, quanto la loro genialità sia enorme, ma soprattutto non sia mai fine a sé stessa. Perché ci sono gruppi, o artisti che dir si voglia, che magari son pur consapevoli del...
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LAMENTS OF SILENCE: RESTART YOUR MIND
Anche se non si tratta dei soliti pivellini sfigati (ma con contratto), di questi trendaioli iberici non sentivamo proprio la mancanza. Eh certo, perchè questa ennesima stucchevolissima e commerciale band che si autodefinisce "advantgardish death" non fa altro che sfidare in zuccherosità e sconta...
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