SCHIZO: Hallucination Cramps
data
28/02/2010Ero appena nato quando si son formati gli Schizo e ora mi trovo qui a parlare di quello che è praticamente il loro terzo disco! Fa uno strano effetto dirlo, ma è così. Dopo 'Main Frame Collapse', alcuni 7" e singoli, e soprattutto, il ritorno con 'Cicatrix Black', ecco il nuovo album del leggendario act siciliano. Formazione a tre, dieci tracce più intro, quasi 40 minuti di totale annichilimento sonoro. Chi li dava per morti si sbagliava. "A.T-IV" è breve ma malsana: la sola natura "ambient" della conclusiva "Mind K", è stata rielaborata egregiamente dal tastierista dei Ueickap. Passando al disco vero e proprio, quando il riff dell'opener parte, non c'è storia: "Psycho Limbs Cut Apart", è già dal titolo una dichiarazione di pura maniacale voglia di tagliarvi la gola e farvi a pezzi. Le chitarre sono affilate come rasoi, la batteria è pronta a percuotervi, quasi come in preda ad un raptus. Il sottofondo di chiara matrice Slayer, accompagnato da passaggi in blast, rende l'atmosfera più tesa. Gli stacchi e i cambi sono favolosi, sembra allo stesso tempo, di trovarsi negli anni '80, pur respirando un'aria pesante, di infinite allucinazioni sonore. Segue "Spiritual Cancer", due minuti scarsi da strapparsi le vene dai polsi. Un brano che già ho avuto il piacere di ascoltare sul myspace della band, e che, se vogliamo, può essere accostato a "Electric Shock". Favoloso. Certo non saranno più gli Schizo di MFC, ma cristo, questo disco è fenomenale e sprigiona una violenza, ed eccellente esecuzione da far invidia a tante bands. 'Hallucination Cramps' è una cascata di riffs (Absent è grandiosa, seppur differente da molte) a destra e manca, la testa comincerà a scoppiarvi già dai primi 10 minuti in poi, e il risultato sarà per voi una piacevole sorpresa. Vorrete, ovvero, sicuramente riascoltare il disco di nuovo. Non mancano le sorprese, e nel finale "Mind K" ci sorprende con un marziale mid-tempo dai toni che ricordano molto alcune cose del penultimo album e dell'ep 'Nero'. Molte canzoni presenti, sprigionano già rabbia a cominciare dal titolo: "Deviata Sevitia", "Executionerves", "Disfigurhead" (tutta costruita su uno strano crescendo). Terzo disco, terzo centro, d'altronde non c'era che aspettarsi un capolavoro da una band che ha un'esperienza ventennale alle spalle.
Commenti