WORMROT: ABUSE
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31/03/2010Mica male sti ragazzi. Se come il sottoscritto non vi lasciate ingannare dai faccini imberbi e le origini Singaporiane (sperando si scriva così) sappiate che questi Wormrot esordiscono con una bella manciata di sano grindcore old school (si, si, i Napalm Death di 'Scum' e i Carcass quando puzzavano ancora di cadavere) senza dimenticare riferimenti più recenti (Insect Warfare), con una produzione potentissima ed eccellente, un'attitudine inconfondibilmente orientata a far male, ma seriamente, con riff potentissimi (senza basso!) ed elaborati che percuotono senza pietà sia nelle sfuriate blast beat che nei tempi medi ("Freedom To Act") o nei tremendi breakdown, veri e propri colpi azzoppanti inferti a ginocchia che presto si ritroveranno con le rotule spappolate. C'è spazio anche per una cover dei Yeah Yeah Yeahs ("Rich"), che francamente è difficile da riconoscere nel mucchio, chissà cosa ne penserà la band americana. I brani si susseguono in rapida successione, come chiede la tradizione, in uno stile puramente grind, con riferimenti più vicini al punk ("Fix Your Broken Mind") che al metal, che certamente farà la felicità dei cultori dell'estremo che hanno tutto il diritto di aggiungere al proprio roster questi ragazzi che si presentano in maniera assolutamente dignitosa e spacca-culi, da far invidia ai colleghi europei e statunitensi che certamente avranno meno difficoltà ad inserirsi nel campo del metal estremo rispetto a una band di giovincelli di Singapore.
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