THE DRIP: The Haunting Fear Of Inevitability
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17/02/2017Contemporaneamente all'uscita degli storici Misery Index dal proprio roster, la Relapse riempì immediatamente la casella rimasta vuota, mettendo sotto contratto e pubblicando il terzo Ep 'A Presentation Of Gruesome Poetics' degli statunitesii The Drip. Questo nuovo 'The Haunting Fear Of Inevitability', primo full-length dopo ben tre Ep, non è il classico disco grindcore che ci saremmo aspettati. I canoni estetici del genere infatti non vengono rispettati; solo 13 brani, mai al di sotto del minuto di durata, anzi nella media dei due e mezzo, con diversi fraseggi, cambi di tempo e poco caos a favore di patterns orientati al death metal. Non a caso, i quattro quinti della formazione iniziarono proponendo brutal death sotto il monicker Mortal Remains nel 2007. Diciamoci la verità, il grindcore al momento non gli riesce proprio come dovrebbe. Poco caotico e distruttivo, e troppo precisino e di facile assimilazione, anche nelle parti più tirate. Un disco che non schiaccia come dovrebbe, che non ti fa mai impressionare per qualche bel riff abrasivo sparato a mille. Pezzi come "Dead Inside" o "Consigned To Fate" sono molto buoni certo, ma se alla fine quello migliore, "Wrecthes" potrebbe tranquillamente stare nel catalogo hardcore di gente come Hatebreed o Earthcrisis, allora qualcosa ancora non quadra. Bisogna fare più rumore se si vogliono scomodare non dico i Nasum, ma almeno gli Inhume.
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