GAEREA: Mirage
data
11/11/2022I portoghesi Gaerea si sono fatti un nome negli ultimi anni con due album ben ricevuti da pubblico e critica. Il loro terzo lavoro conferma quanto fatto registrare fin'ora. Accanto a ovvie parti fatte di furiose accelerazioni in tremolo e blast beat, i lusitani si fanno notare per passaggi più quieti, semiacustici a volte, progressivi perfino in alcuni frangenti, che ben si accordano all'atmosfera, non malinconica si badi bene, ma potentemente disperata. I nostri affermano di aver tratto ispirazione dalla bene o male passata pandemia, e parrebbe una fonte adatta per il loro lavoro. Un certo gusto per cupe melodie non manca alla band insieme alla capacità di padroneggiare e sfruttare tempi anche molto diversi fra loro. Il cantato, lontano dal tipico screaming del genere, si colloca su una sorta di urlo roco e cupo, piu death che black. Lontani dalle coordinate piu ovvie del black, il prodotto dei portoghesi si definisce volentieri maturo e completo. Un black che li avvicina a realtà del continente, piu che alle origini norvegesi. Vengono spesso chiamati in causa i polacchi Mgla, chi scrive cita volentieri i recenti Dark Fortress per i passaggi piu lenti ed oscuri o i Der Weg Einer Freiheit per l'intensità delle parti più tirate, quando questa si manifesta. Ma è senz'altro un opera personale, che lascia con la sensazione di necessitare di più ascolti ed attenzione, per scandagliare a fondo un sound in teoria facilmente etichettabile, senza che questo processo lasci senza obiezioni, punti interrogativi e un senso di spaesamento.
Commenti