APE UNIT: Turd
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05/03/2016Questa è la storia di un povero stupido che trascura(va) le uscite in EP e simili perché sono corte, ci sono pochi pezzi e finiscono subito. Il povero stupido (il cui nome campeggia in alto come autore della recensione) è stato prima smentito dalla raccolta degli Haemophagus e poi dopo pochi giorni con 'Turd' di questi pazzoidi degli Ape Unit. Ci vuole del genio a scrivere dischi lunghi e ce ne vuole anche per comprimere i brani in formati ridotti. Disponibile in vinile 10" e download, si propaga nell'etere distruggendo tutto e tutti (ma va? era possibile un'altra possibilità?) per undici minuti circa, ma sono di quelli che valgono se non una carriera, una sua buona parte. È il grindcore che tutti vogliamo, il suono dell'instabilità mentale. Ecco, se dovessi tornare a imbracciare uno strumento, sarebbe quello il mio unico fine, il resto non conta. L'evoluzione rispetto a 'Unforgivable Holidays' è sensibile, ma meno accentuata rispetto al buon 'Albert', punto di partenza della folle corsa di questi scimmioni cuneesi. I pezzi sono diventati ancora più imprevedibili e schizzati, in buona quantità anche più metallici, forse merito della produzione e dei nuovi innesti in formazione. Con i dovuti distinguo qualcosa del genere è successo anche per i Grumo e il loro 'Fallimento' e l'anno prima agli stessi Haemophagus, per cui vediamo come una certa generazione di maciullatori professionisti si sia professionalizzata in modo eccellente. Dispiace avervi fatto perdere tempo con queste parole, magari qualcun altro ha pure analizzato ogni singolo brano, ma sappiate che a parte il primo pezzo (classica introduzione strumentale, un po' banalotta), il resto fa veramente paura. Premendo il tasto play su Bandcamp (fatelo, brutti primati) avreste potuto avere un'idea più chiara e forte della proposta degli Ape Unit: roba che scotta.
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