WINGER, KIP: FROM THE MOON TO THE SUN
data
14/05/2008Kip Winger, dall'alto del suo estroverso lato artistico, rappresenta quella schiera di compositori sempre al servizio di una personale ricerca introspettiva, caratteristica confermata ad esempio dalla complessità musicale dell'ultimo lavoro a firma Winger datato 2006, un cd in grado di mettere in risalto il peculiare universo sonoro di un songwriter costantemente alla ricerca di nuove sfumature da inserire all'interno delle proprie creazioni. 'From The Moon To The Sun', nuovo episodio questa volta solista della carriera del singer americano, non si discosta ovviamente da quanto sin qui asserito, mettendo sul piatto dell'ascoltatore di turno tutto il variegato background musicale celato dietro un songwriter in continua evoluzione, coerente nel proporre con grande fiducia nei propri mezzi del materiale sempre nuovo e ricercato, in cui spiccano quei riflessi e quelle tonalità di colori mai poveri all'orecchio di ogni amante della vera musica d'autore. Il cd, composto da un totale di dodici brani (più una bonus track per il mercato europeo), si dipana su una tracklist aperta da quelli che possono essere considerati gli episodi di più diretta assimilazione all'interno del disco, seguiti a ruota da songs in cui il lato maggiormente acustico (e talvolta progressivo) di Winger stesso esce allo scoperto senza riserve, dando vita a melodie pacate ma di grande classe tipiche dei grandi compositori della scena. Per onestà intellettuale, in ogni caso, va comunque sottolineato che taluni episodi all'interno del cd potrebbero risultare eccessivamente complicati alle orecchie dei fans poco avvezzi a tali tipi di sonorità, ma questo non può in ogni caso nulla togliere alla validità artistica di un album di marcato spessore, fresco nell'approccio e curato in ogni minimo dettaglio, incluso un lavoro di produzione attento a valorizzarne (sia dal punto di vista degli arrangiamenti che da quello della registrazione) al meglio il prezioso contenuto. Kip Winger, alla fin fine, è proprio questo, un compositore abbastanza temerario da non fermarsi mai ai noti cliché del genere, mettendosi sempre in gioco in prima persona per offrire ogni volta al proprio seguito alcune piccole perle di elevato valore musicale, incastonate con maestria in un contesto di altisonante caratura scevro anche delle più piccole banalità. Un dischetto da applausi, non fragorosi ed invadenti quali quelli di una grande arena, ma composti e bilanciati come all'interno di un altisonante teatro d'autore.
Commenti