WINGER: IV
data
13/10/2006Il capitolo musicale relativo al ritorno sulle scene degli Winger, ne sono sicuro, sarà uno dei maggiori punti di discussione tra i fans delle sonorità hard melodiche in genere, il tutto a causa di un disco peculiare e sicuramente meno diretto dei suoi predecessori, elemento che molti ascoltatori potrebbero finire per assimilare nella maniera sbagliata. Quello che però va detto relativamente a "IV" è che Kip Winger e soci hanno dato vita ad un lavoro di notevole spessore artistico, un album difficile e ricercato che per il sottoscritto, al contrario di altri, va ad inserirsi senza dubbio tra le uscite di maggior importanza di questo 2006 in corso. Il cd in questione è composto da undici tracce insolitamente melodiche, contraddistinte da un songwriting studiato in profondità e per questo motivo difficile da assimilare ad un primo approccio (ma non per questo prolisso o poco convincente), tanto che dopo una serie di attenti ascolti l'impressione maturata è quella di trovarsi di fronte ad un grande album. Stilisticamente parlando "IV" sembra riprendere il discorso artistico di Kip Winger e soci esattamente dal punto in cui era stato interrotto, e cioè riesumando gli elementi più coraggiosi del per me ottimo "Pull" per portarli ad un'elaborazione ancora più matura ed articolata, in particolare per quanto concerne le parti di chitarra del sempre incisivo Reb Beach. Il risultato è un tessuto strumentale eterogeneo ed affascinante, il quale non trova sul mercato paragoni attendibili con altre releases già edite, se non in alcuni elementi già intravisti in maniera discontinua all'interno della discografia solista di Kip Winger stesso. La produzione esecutiva, resa intelligentemente asciutta per elevare al meglio le caratteristiche strutturali sin qui descritte, dona ai vari brani una veste indubbiamente adatta se messa in relazione al contesto in cui viene inserita, elemento che spesso e volentieri non combacia a dovere per quanto concerne le uscite della concorrenza presenti sul mercato. Inutile è invece fermarsi ad analizzare le attese performances strumentale dei vari musicisti coinvolti, tutti nomi affermati e capaci di esecuzioni pulite e di grande rilievo. Traendo le conclusioni mi sento di promuovere a pieni voti questo intrigante "IV", un lavoro che dà il suo migliore benvenuto per l'atteso ritorno degli Winger nella scena rock attuale, la quale viene indubbiamente impreziosita da un titolo di tutto rispetto. Ora attendo solo le discussioni che si scateneranno in merito, ricordando che quello in questione è un cd che richiede di essere ascoltato attentamente e in profondità.
Commenti