WIDOW: LIFE'S BLOOD
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09/11/2011I Widow nascono più di dieci anni fa dall'unione di tre ragazzi del Nord Carolina. Dopo aver realizzato i loro precedenti LP 'Midnight Strikes', 'One Fire' e 'Nightlife' con la Cruz Del Sur, decidono di cambiare etichetta passando alla Pure Steel Records. A questa affidano la loro ultima fatica 'Life's Blood'. L'Artwork del lavoro risulta molto accattivante e raffigura un disegno con una suora vestita di una tonaca strappata frontalmente. La divisa squarciata fa intravedere una quarta piena di seno con un crocifisso in mezzo ed un corpo perfetto che quasi quasi fa venir voglia di convertirsi al cattolicesimo ed andare in chiesa ogni domenica mattina alle 11:00 in punto (non ho mai visto in vita mia una monaca con un fisico del genere, di solito pesano 120 kg ed hanno in dotazione barba e baffi). In quanto a contenuti l'album parte con la tirata e melodica "Lady Twilight" che ci fa capire immediatamente di che pasta sono fatti questi ragazzi. Già da un primo ascolto mi viene facile associare i Widow ai Megadeth di 'Rust In Peace' sia per quanto riguarda la voce, sia per quanto riguarda i potenti riff di chitarra. Il bocalist John E. Wooten ricorda, infatti, Dave Mustaine con un timbro di voce meno graffiante e profondo, mentre e le parti di chitarra suonano ricche di assoli durante tutta la song. Anche il terzo pezzo "Take Hold Of The Night" risulta fin da subito una bella canzone in grado di trascinare emotivamente tra splendidi fraseggi di chitarra e sopraffini giri di basso. Il disco prosegue con brani che tendono a calare leggermente di intensità. In particolare "Another Fallen Angel" e "In Dreams" sembrano delle ballate che mutano improvvisamente attraverso dei riff molto pesanti in pezzi più heavy. In "The Burning One", che è tra i brani più brevi e belli di questo lavoro, apprezziamo come la batteria dìa potenza e compattezza all'intera canzone. Il lavoro si chiude con "The One I know", un bel brano che chiude 'Life's Blood' regalando ai fan un'eccellente mix di heavy metal ed incantevoli melodie. Questo album è così immediato da risultare piacevole e potente sin dai primi ascolti, tuttavia nella sua totalità non riesce a mantenere sempre l'attenzione ai massimi livelli.
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