WAKEMAN, OLIVER: MOTHER'S RUIN
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14/12/2005La famiglia Wakeman è, forse, la più prolifica in fatto di dischi progressive rock: questo nuovo "Mother's Ruin" è solo l'ultimo capitolo di una lunga carriera musicale per il figlio del più famoso Rick. Le nove canzoni presenti in questo ultimo disco risultano molto varie spaziando da canzoni prettamente rock, come l'iniziale "Don't Come Running" fino a toccare i lidi progressivi tanto cari al grande Rick (come nella song "I Don't Believe In Angels"). Nel mezzo troviamo canzoni ritmicamente molto diverse fra loro che hanno tutte come impronta comune le tastiere di Oliver, che svettano sempre condendo le tracce con effetti sintetizzati di sicura presa. Indubbiamente il centro di interesse del cd è la prestazione di Oliver che risulta in effetti di ottimo spessore: sia le doti tecniche che di songwriting dimostrano che abbiamo di fronte non una mera fotocopia del padre ma un'artista a se stante, coi suoi pregi e i suoi difetti. La band che ruota a Mr. Wakeman è di ottima caratura, a partire dal singer Moon Kinnaird il cui timbro vocale ben si sposa col songwriting di Oliver fino ad arrivare a David Mark Pearce alle chitarra, ottimo duellante con Wakeman nella song "The Agent". La produzione risulta buona, sicuramente adeguata al genere musicale proposto, mentre la cover ed il booklet potevano essere più curati ed originali: un peccato veniale per un disco che sicuramente risulta positivo
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