VIRGIL & STEVE HOWE : Lunar Mist
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03/10/2022Redivivo e sempre lucido Steve Howe, alle prese con mille progetti e qui impegnato nel perpetrare la memoria del proprio figlio Virgil prematuramente scomparso nel 2017 a soli 42 anni. Questo ‘Lunar Mist’ contiene brani inediti composti da Virgil e poi ripresi e rimaneggiati dal padre. E l’impronta di Howe pervade tutto il disco e si riconosce lontano un miglio. Il disco è interamente strumentale e questo è un vero peccato: ci sono brani, dalla title track alle bellissime “More Than You Know” e “As If You Know” che si presterebbero benissimo ad essere cantate. “Eternal” poi mi ha ricordato quei pezzi dei Genesis con Phil Collins molto delicati e d’atmosfera. In buona sostanza, si tratta di un elegante pop progressive moderno, mi si passi il termine, con qualche spolverata di elettronica nell’uso di effetti e nel drumming. Il compianto Virgil era infatti anche dj, oltre a essere batterista e tastierista. Il lavoro, soprattutto chitarristico, di Howe è come sempre mostruoso: si tratta di un chitarrista dotato da sempre di grande tecnica compositiva, creatività e follia che lo rende tra i pochi riconoscibili tra i chitarristi degli ultimi 50 anni. Encomiabile il lavoro di recupero del materiale del proprio figlio scomparso, ma credo che se questo disco fosse stato anche cantato sarebbe un capolavoro.
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